sabato 4 novembre 2017

Fertilizzanti artificiali e naturali a confronto: le funzioni

Fin dalla loro primo utilizzo (per i fertilizzanti naturali) ed invenzione (per quelli artificiali), il loro obiettivo è quello di rendere sostanzialmente più efficaci e produttivi i campi soprattutto quelli per la produzione alimentare umana o animale. 
I fertilizzanti artificiali vengono continuamente modificati, migliorati, creati di nuovi con tecnologie sempre più efficaci attraverso dei brevetti. 
A differenza di quelli naturali, hanno la capacità di fornire al terreno le costituenti che quel determinato tipo di pianta richiede: ad esempio, il pomodoro ha bisogno di una buona quantità di potassio, ecco che, con il fertilizzante, si può ovviare al problema di un terreno scarsamente ricco di questo costituente.
Altre caratteristiche possono essere: rilasciare i costituenti in modo graduale nel tempo o, ad esempio, essere insolubili in acqua, quindi far sì che non si verifichi il fenomeno del dilavamento in modo tale da evitare la dispersione dei nutrienti che le piante necessitano.

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