mercoledì 17 gennaio 2018

Sintesi finale

Il presente blog, frutto di una sperimentazione universitaria, ha come punto di riferimento il blog "storia delle cose". In quesro specifico caso, si sono compiute ricerche relative ai fertilizzanti artificiali.
I fertilizzanti vengono utilizzati da tempi ormai remoti, e hanno la funzione di rendere il terreno agricolo più performante. In particolare, quelli artificiali possono essere prodotti sotto diverse forme e con diverse formulazioni.


www.giardinaggio.it
Con l'industrializzazione, il loro ruolo è divenuto sempre più importante, le prospettive di vita man mano aumentano e quindi c'è bisogno di altrettante risorse alimentari. 
Nascono quindi i fertilizzanti artificiali, con lo scopo di sostituirsi a quello naturale. Uno di questi, uno dei primi, il superfosfato è brevettato da John Bennet Lawes.

www.wikipedia.org
Le industrie chimiche prosperano e si avverte un generale ottimismo che si estende anche a questi prodotti e al loro modo di promuoverla attraverso manifesti pubblicitari.
Uno dei personaggi a credere fermamente in essi è Justus von Liebig ma il suo entusiasmo, negli anni e comprendendo l'errore, comincia a cedere. 
Il suo ricredersi non è infondato: queste sostanze sconvolgono l'ecosistema con conseguenti danni ambientali (compresi flora e fauna) e sulla salute umana.

www.emaze.com
E' il caso della piantina Dalton che scopre di avere un tumore a causa dell'inquinamento.
www.bugpudding.com
Il mito, quindi dei fertilizzanti comincia, recentemente, ad essere sfatato; si può comprendere la sua mutata condizione in un passo del libro "Una seconda natura".
Questi cambiamenti, a lungo andare, stanno cominciando a influire anche sulle norme e decreti che regolano l'utilizzo dei fertilizzanti. Ma la loro produzione e utilizzo non sembra arrestarsi molto. La mancanza di informazione, i vantaggi (apparenti che portano questi fertilizzanti) e i risvolti economici ne aumentano l'utilizzo incontrollato.

domenica 14 gennaio 2018

I manifesti

Una collezione che spazia dai fertilizzanti, alle colle, dal vestiario all'alimentare, riscoprendo fabbriche, marchi e usi e costumi che un tempo esistevano in Italia  in particolare nel periodo precedente, durante il fascimo e negli anni '50.



sabato 13 gennaio 2018

Il calcolatore di fertilizzanti

Attraverso una serie di ricerche, è stato individuato un sito che spiega come produrre "da sè" il giusto fertilizzante senza dover, per ogni pianta, comprare quello perfetto. Utilizza il cosiddetto calcolatore di fertilizzanti che, in base ai dati immessi, in proporzione, delle sostanze nutritive principali e del tipo di composto che si vuole utilizzare per fornire al terreno questi nutrienti, è capace di determinare la quantità in grammi da somministrare al terreno. 

www.fruttama.it

venerdì 12 gennaio 2018

Da chi vengono utilizzati?

Il loro utilizzo è in realtà abbastanza diversificato: viene impiegato sia nell'agricoltura intensiva che in un appartamento di un condomio per far crescere sani i gerani sul balcone.
Per questo motivo, la domanda sorge spontanea: i consumatori di questi prodotti industriali sono davvero consapevoli di cosa introducono all'interno di un qualcosa di così delicato quale il terreno?
Se da un lato si può pensare, prontamente, che il danno non è poi così grave per il geraneo, alla fine è una piantina costretta nel suo vaso e non si mangia mica, dall'altro se ne intuisce il danno, questa volta a scala molto più vasta, per l'agricoltore che con i suoi prodotti sfama decine di famiglie.


www.greenme.it


La ragione di questo utilizzo sfrenato e privo di qualsiasi consapevolezza è probabilmente legato alla facile reperibilità di questi: si possono trovare, di svariati tipi, forme e utilizzi, in un banale supermarket! 


www.stilesalute.com


Ma non è tutto: un secondo motivo, importante quanto il primo è sicuramente la poca, pochissima conoscenza di questi prodotti chimici e sulle loro conseguenze, positive o negative che siano.


Glossario

Si definisce per glossario parole antiche o di difficile uso raccolte e spiegate con eventuali annotazioni.
Nel caso del fertilizzante, di seguito sono riportate diverse parole che ricorrono spesso nella trattazione di quest'argomento:
  • Titolo: indica quantitativamente la presenza di varie sostanze nutritive in quella determinata formulazione. Rappresenta, oltre la quantità, anche quali di queste sostanze sono presenti. 
  • Macroelementi: elementi dispensabili per lo sviluppo della pianta in grandi quantità; questi ultimi sono: potassio, fosforo, azoto.
  • Mesoelementi: elementi secondari appartenente alla classe dei macroelementi.
  • Microelementi: elementi forniti alla pianta con un dosaggio minimo ma indispensabile per lo sviluppo della pianta.
  • Binario: riferito ai macroelementi, è quella sostanza che contiene ne contiene due dei tre.
  • Ternario: contiene nella sua formulazione tutti e tre i macroelementi. 

giovedì 11 gennaio 2018

Le industrie storiche

Questi prodotti, in quanto artificiali, nascono principalmente da industrie chimiche che elaborano e bilanciano i vari elementi dando vita a infinite combinazioni possibili. 
In italia, alla fine del novecento, c'erano molte meno industrie di fertilizzanti di quante ce ne siano oggi.
Una di queste, era il Dinamitificio Nobel fondato proprio da Alfred Nobel e Ascanio Sobrero ad Avigliana (TO) nel 1872. Era specializzato, come si può intuire, in produzione di dinamite e successivamente, ingrandendosi negli anni, anche in fertilizzanti.


Un'altra importante azienda italiana in questi anni fu la Montecatini che per prima produsse in Italia i fertilizzanti fosfatici. Arrivò poi, ad essere la prima in Italia fino a competere a livello europeo. Fu una delle più importanti anche durante il regime fascista.
www.ebay.com

mercoledì 3 gennaio 2018

Il mito del fertilizzante artificiale

Quando comincarono a diffondersi i fertilizzanti artificiali, face sì che si passò "da un'agricoltura di sussistenza a una agricoltura mercantile" come afferma Claudio Saragosa in "Città tra passato e futuro: un percorso critico sulla via di biopoli"
In un certo senso, come osservato in un precedente post, molte persone, gli agricoltori in primis, ma non solo, credono che per poter produrre molto bisogna utilizzare fertilizzanti magari senza neanche rispettare le dosi giuste, non pensando che possano essere dannosi, pensando che sia l'unica soluzione possibile per poter sopravvivere (questo problema è rintracciabile soprattutto nei paesi in via di sviluppo o sotto sviluppati).
Questa sorta di indifferenza o ignoranza a questo problema, ha comportato un uso spasmodico di queste sostanze (di cui si è già discusso a quali pericoli espongono l'uomo e l'ambiente)ad è evidente,ad esempio, nei manifesti pubblicitari: "Concimando si coltiva l'abbondanza"

www.giardinaggio.net
Questo circolo vizioso, in realtà è innescato anche dal fatto che il consumismo del mondo moderno porta a produrre grandi quantità di prodotti, tra cui, appunto, prodotti alimentari, foraggio e biomasse, anche più di quanto si ha realmente bisogno. Di conseguenza, il terreno non riesce a reggere i ritmi che  questo sistema richiede quindi si ricorre ai fertilizzanti. In questo modo non solo si garantisce al terreno di essere più fertile, ma anche di produrre molto di più rispetto a quello che produceva prima e senza dover richiedere dei periodi "di sosta"(quello che tutti ricordano, come esempio, sotto il nome di rotazione triennale). E' sicuramente molto vantaggioso, ma il prezzo da pagare è caro e l'ambiente lo sta già pagando pesantemente.


www.nonsprecare.it